OASI NATURALISTICA DI SEU

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Vista dall’alto, nelle arroventate giornate d’estate, l’oasi di Seu è un macchia verde sui toni gialli di un Sinis bruciato dal sole, un’oasi appunto, che si affaccia sull’azzurro di un mare cristallino. Estesa poco meno di 100 ettari, è caratterizzata da un elevato pregio naturalistico, fortunatamente scampata all’azione dell’uomo che ha invece interessato il territorio circostante. Ubicata nel territorio del Comune di Cabras, tra la spiaggia di Maimoni e l’insediamento di Funtana Meiga, si estende per la lunghezza di circa un chilometro e rappresenta un luogo di grande varietà naturalistica e di grande interesse storico e culturale. Qui è possibile trovare spiagge di quarzo e sentieri immersi nella macchia mediterranea, falesie, scogli e isolotti, resti nuragici, una torre di avvistamento spagnola, Torre del Sevo o Turr’e Seu, che dà il nome all’omonimo promontorio, un relitto sommerso, ma anche volpi, pernici, conigli e tartarughe che, nascoste tra i cespugli, guardano verso il mare. L’area, in passato frequentata anche dai nuragici, dai fenici e dai romani, è oggi meta privilegiata per chi ama fare escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo, snorkeling e immersioni o, semplicemente, rilassarsi ammirando il paesaggio, tra la brezza marina e i tipici profumi della macchia mediterranea. La storia recente vede Seu, dai primi del secolo scorso, proprietà privata e “area di notevole interesse faunistico” (art. 38 comma 1 del Piano Paesaggistico Regionale approvato nel 2006).

 
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