LA FASCIA COSTIERA

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Un’incredibile varietà di ambienti naturali di incomparabile bellezza caratterizza la fascia costiera ricadente nel territorio del comune di Cabras: nei tratti bassi della costa le spiagge di sabbia e granuli di quarzo ai quali si deve buona parte della fama del Sinis mentre, nei tratti alti, le falesie che sovrastano il mare. La porzione settentrionale del Golfo di Oristano è nota come Mare Morto. Il litorale è formato da un cordone sabbioso che, verso l’interno, si intercala con affioramenti di roccia arenaria e con formazioni alluvionali (argille e limi) in cui si incastonano la laguna di Mistras e la parte terminale dello stagno di Cabras. La cosiddetta “caletta” è invece una piccola cala ubicata alla base della scogliera di Capo San Marco, esposta verso l’interno del Golfo di Oristano e segna il passaggio dal “mare morto” al “mare vivo”. L’estremità meridionale della Penisola del Sinis è dominata da Capo San Marco, una falesia a picco sul mare formata da rocce vulcaniche con un’altezza di oltre 50 metri e uno sviluppo lineare di circa due chilometri e mezzo con una posizione geografica che ha favorito l’approdo, la colonizzazione e lo sviluppo di comunità fenice, puniche e romane facendo di Tharros una della località più antiche, importanti e strategiche nelle rotte del Mar Mediterraneo occidentale. Sempre nella zona meridionale della penisola del Sinis, si estende la spiaggia di San Giovanni di Sinis costituito da sabbie quarzose fini miste a quelle di origine organogena, soprattutto gusci di conchiglie ed organismi marini. Segue “Funtana Meiga”, un tratto costiero caratterizzato, ormai solo in parte a causa di evidenti fenomeni erosivi, da un largo ed esteso campo dunale. A nord del promontorio di Seu, “Maimone” e “Su Crastu Biancu”, bianche spiagge di sabbia quarzosa nelle quali è forte la sensazione di continuità tra terra e mare e dove vaste e diverse formazioni geologiche, sovrapposte tra loro, generano sfumature e colori che cambiano al variare dell’altezza del sole. La spiaggia di Is Arutas ha giustamente fama di insolita bellezza. È forse la spiaggia più nota della costa del Sinis di Cabras e dell’Area Marina Protetta, delimitata a nord da Punta “Su Bardoni” e a sud da Punta “Is Arutas”.
Di fronte, un mare dai colori forti e luminosi, dalle trasparenze del cristallo l’arenile sabbioso formato dai granuli di quarzo bianco levigati dal mare, prodotti dalla erosione delle rocce granitiche dell’isola di Mal di Ventre. Da “Mari Ermi” a “Portu Suedda” avviene il graduale passaggio dalla costa bassa sabbiosa a quella rocciosa, che prosegue e culmina con le falesie di “Su Tingiosu”. Anche la spiaggia di “Mari Ermi”, la più settentrionale dell'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre", è caratterizzata dalla presenza di granelli di sabbia di origine granitica e da un ampio stagno retrodunale temporaneo. Infine la falesia di “Su Tingiosu”, con un’altezza di circa 25 metri e una lunghezza di circa 2000 metri, a delimitare il tratto settentrionale dell’Area Marina Protetta e collegando il Sinis di Cabras a quello di San Vero Milis. Le bianche scogliere calcaree di “Su Tingiosu”, a picco sul mare, fungono da naturale quanto suggestivo belvedere verso l’isola di Mal di Ventre.

 
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