GLI STAGNI E LE LAGUNE

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Quello in territorio di Cabras, assieme agli stagni presenti nel territorio di San Vero Milis, è l’ambiente lagunare più esteso della parte centro-occidentale della Sardegna. L’origine degli stagni del Sinis è dovuta all’isolamento di tratti di mare determinato dalla formazione di cordoni sabbiosi, paralleli alla costa: esempio evidente è la laguna di “Mistras”. Lo stagno di Cabras, uno dei più grandi d’Europa, insieme alle aree umide di Mistras, “Pauli ‘e Sali” e “Sa’e Procus” (che rientra nel territorio di San Vero Milis), compongono un sito di interesse internazionale, secondo la convenzione di Ramsar, sono identificati, infatti, come Siti Ramsar (Zone Umide di Importanza Intenazionale), Siti di Interesse Comunitario, ai sensi della Direttiva Comunitaria 92/43 e Zona di Protezione Speciale, secondo quanto previsto della Direttiva Uccelli 2009/147/CE che sostituisce la precedente Direttiva 79/406/CEE). Suddiviso in due bacini per un totale di 2200 ettari, lo stagno lambisce Cabras e occupa un quinto del suo territorio, con una particolarissima forma di ‘papera’, se osservato dall’alto, che la natura gli ha impresso. Le lagune sono il tratto dominante, il fattore che identifica questo lembo dell’Oristanese e ha segnato vita ed economia delle sue genti. La pesca tradizionale è sostentamento e risorsa culturale e si pratica su is fassonis, barche di erba palustre intrecciata, testimoni di un’attività plurisecolare in acque ricche di anguille, cefali, mormore, orate e spigole. La storica peschiera di “Mar’e Pontis”, col suo ittiturismo, è simbolo di un’area ideale per pescaturismo ed escursioni a vela, contornata da campagne e colline da perlustrare in mountain bike. È luogo ideale per appassionati di birdwatching: qui nidificano germano reale, fistione turco e fenicottero rosa e tra i canneti si muovono il cavaliere d’Italia, il falco di palude, la gallinella d’acqua e il pollo sultano.

Visita il sito www.areamarinasinis.it

 
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